Thursday, January 13, 2005

Usa, deficit commerciale alle stelle

congiuntura
Usa, deficit commerciale alle stelle
A novembre raggiunta la cifra record di 60,3 miliardi di dollari

Il deficit commerciale degli Usa di novembre è aumentato del 7,7%rispetto a ottobre, per una cifra record di 60,3 miliardi di dollari. Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio, che ha rivisto il deficit di ottobre da 55,46 a 56 miliardi. Il dato è peggiore delle attese del mercato che siattendeva un calo a 53, 3 miliardi. Le importazioni sono cresciute dell'1,3% a 155,8 miliardi, mentre le esportazioni sono scese del 2,3% a 95,6 miliardi, il livello più basso degli ultimi cinque mesi.Il dato di novembre registra un rialzo del 50,8% rispetto ai 40 miliardi di dollari del novembre 2003. Nei primi undici mesi dell'anno il deficit ha raggiunto quota 561,3 miliardi, ed ha così già superato il deficit dell'intero 2004 di 496,5miliardi, precedente record sui 12 mesi. A sostenere la crescita dell'import a novembre sono stati soprattutto i materiali industriali (+1,4 miliardi di dollari) ed il greggio (+2,1 miliardi). Il calo delle esportazioni è stato invece causato dalla flessione di 1,4 miliardi per i beni capitali, tra cui si segnala un calo di 325 milioni di dollari in apparecchi aerei. Le esportazioni di materiali industriali sono scese di 800 milioni,soprattutto nel settore energetico. Secondo gli analisti si tratta di un dato anomalo, conseguito in un momento di indebolimento del dollaro che, in teoria, dovrebbe favorire la diminuzione del deficit e non il suo incremento. Il biglietto verde resterà dunque sotto pressione.Intanto l'euro ha guadagnato oltre un centesimo schizzando sopra 1,32 dollariin reazione all'inatteso disavanzo record. La divisa europea è infatti salita fino a 1,3236 dollari da 1,3126 poco prima del dato mentre il dollaro è arretratocontemporaneamente contro yen a 102,34 da 103,17 yen, contro franco svizzero a 1,1694 da 1,18 e contro la sterlina che è balzata a 1,8872 da 1,8760.
Le scorte di petrolio degli Stati Uniti, nella settimana terminata lo scorso 7 gennaio, sono diminuite di 3 milioni di barili, a quota 288,8 milioni. A renderlo noto e' stato il Dipartimento per l'Energia Usa.Le scorte di greggio semilavorato sono aumentate di 1,9 milioni di barili, a quota 123 milioni, mentre quelle di carburante per motori sono cresciute di 1 milione, a 215,3 milioni di barili. Sul fronte dei prezzi si registra il calo di 0,86 centesimi del gasolio da riscaldamento, che ora si trova a 1,285 dollari a gallone (pari a circa 3,79 litri), mentre il prezzo della benzina senza piombo (consegne a febbraio) e' calato di 1,29 centesimi a 1,1975 dollari per gallone.


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