Usa: è nato il terrorista di quartiere
Si tratta di adepti senza esperienza che sognano di imitare Zarkawi
Usa: è nato il terrorista di quartiere
Gli arresti di Miami sono il segno di un nuovo tipo di estremismo germogliato nella realtà locale e spesso non legato ad Al Qaeda
La prudenza è d’obbligo. E bisognerà attendere i risultati delle indagini, ancora in corso, per comprendere se le persone arrestate dall’Fbi sono dei veri complottatori, in grado di attaccare la Sears Tower di Chicago. Ma sulla base dei primi dati è possibile trovare punti di contatto con una nuova realtà, difficile da decifrare e inquadrare, composta da persone che non hanno armi, vivono alla luce del sole ma sono pronti a trasformarsi in terroristi. Assomigliano spesso alle gang di quartiere. Più setta che gruppo, con legami basati su rapporti di amicizia, a volte nati in prigione, altre volte nella strada dove abitano.
Altro dato: si tratta di «cellule» completamente locali, composte da cittadini occidentali. Non sono mai andati su un fronte della Jihad (Iraq, cecenia, Afghanistan), spesso non conoscono neppure l’arabo, vengono indottrinati via Internet, non hanno rapporti con i vertici di Al Qaeda. A guidarli c’è un emiro improvvisato, magari uno che studiato più degli altri o che ha maggiore carisma. Esistono due categorie di questa nuova realtà. La prima è quella che racchiude gli autori della strage di Londra: giovani europei d’origine araba o asiatica che riscoprono le loro origini attraverso l’adesione al progetto qaedista. In questo caso può esistere un tenue filo che li lega a strutture più organizzate. La seconda categoria è quella dei «terroristi di quartiere», senza alcun passato o rapporto con il qaedismo. Questi potenziali terroristi stanno cercando di fare il salto di qualità, passando dal proselitismo di strada all’azione. E’ inquietante rilevare come negli ultimi tempi, prima in California e poi in Canada, siano state smantellate due organizzazione che preparavano gravi attentati. Gli adepti non avevano esperienza ma sognavano di imitare Al Zarkawi.
Guido Olimpio
23 giugno 2006
Usa: è nato il terrorista di quartiere
Gli arresti di Miami sono il segno di un nuovo tipo di estremismo germogliato nella realtà locale e spesso non legato ad Al Qaeda
La prudenza è d’obbligo. E bisognerà attendere i risultati delle indagini, ancora in corso, per comprendere se le persone arrestate dall’Fbi sono dei veri complottatori, in grado di attaccare la Sears Tower di Chicago. Ma sulla base dei primi dati è possibile trovare punti di contatto con una nuova realtà, difficile da decifrare e inquadrare, composta da persone che non hanno armi, vivono alla luce del sole ma sono pronti a trasformarsi in terroristi. Assomigliano spesso alle gang di quartiere. Più setta che gruppo, con legami basati su rapporti di amicizia, a volte nati in prigione, altre volte nella strada dove abitano.
Altro dato: si tratta di «cellule» completamente locali, composte da cittadini occidentali. Non sono mai andati su un fronte della Jihad (Iraq, cecenia, Afghanistan), spesso non conoscono neppure l’arabo, vengono indottrinati via Internet, non hanno rapporti con i vertici di Al Qaeda. A guidarli c’è un emiro improvvisato, magari uno che studiato più degli altri o che ha maggiore carisma. Esistono due categorie di questa nuova realtà. La prima è quella che racchiude gli autori della strage di Londra: giovani europei d’origine araba o asiatica che riscoprono le loro origini attraverso l’adesione al progetto qaedista. In questo caso può esistere un tenue filo che li lega a strutture più organizzate. La seconda categoria è quella dei «terroristi di quartiere», senza alcun passato o rapporto con il qaedismo. Questi potenziali terroristi stanno cercando di fare il salto di qualità, passando dal proselitismo di strada all’azione. E’ inquietante rilevare come negli ultimi tempi, prima in California e poi in Canada, siano state smantellate due organizzazione che preparavano gravi attentati. Gli adepti non avevano esperienza ma sognavano di imitare Al Zarkawi.
Guido Olimpio
23 giugno 2006
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