Monday, January 17, 2005

un mondo di idrocarburi

Titano, un mondo di idrocarburi
La sonda europea Huygens del progetto congiunto Esa-Nasa-Asi ha trasmesso foto e suoni dalla superficie della più grande luna di Saturno.
M.Cia
È un successo pieno la missione congiunta Huygens- Cassini della Nasa, dell'Esa e dell'Agenzia Spaziale italiana. Venerdì la sonda di costruzione europea Huygens, dopo essere stata sganciata prima di Natale dalla sonda-madre Cassini è atterrata su Titano, sulla
superficie della più grande luna di Saturno e ha iniziato a trasmettere a Terra le prime immagini e anche registrazioni audio.
Titano mostra una superficie di un pallido arancione, avvolta da una tenue nebbia di metano. La sonda ha anche registrato una “colonna sonora”: i primi suoni di un mondo lontanissimo: un soffio come di vento sulla cui origine gli scienziati devono ancora trovare una risposta.Gli scienziati si aspettavano su Titano mari di idrocarburi allo stato liquido. Le temperature rigidissime, la pressione ipotizzata non avrebbero potuto dar luogo a un ambiente diverso. E invece no: Huygens è atterrata su una superficie liscia, che ricorda la pianura siberiana in primavera. Tutto intorno segni di erosione, e poi un intricato dedalo di solcature, simile ai letti di torrenti. Le prime immagini, in bianco e nero sono state scattate, durante la fase di discesa, da un'altitudine di 16 chilometri mostrano linee scure che potrebbero indicare la presenza di liquido sulla superficie. Gli scienziati hanno ricevuto oltre tre ore di dati registrati durante la fase di discesa del modulo, e oltre 10 minuti di dati raccolti sulla superficie. I dati - che comprendono immagini e misurazioni della temperatura - sono stati inviati dalla Huygens all'astronave madre, la sonda "Cassini", in orbita attorno a Titano, e questa ha a sua volta trasmesso le informazioni alla Terra, attraverso l'antenna ad alto guadagno di realizzazione italiana. La Luna di Saturno, distante dalla Terra 1,2 miliardi di chilometri, ha un ambiente in cui zone montuose e percorse da fiumi, forse di idrocarburi, che scorrono ancora. Dall’elaborazione delle oltre 350 foto, la superficie pare essere solcata da grovigli di affluenti, si alternano a vaste zone assolutamente uniformi, forse banchi di nebbia formati da vapori di metano o metano.I dati ricavati dalla missione dovrebbero gettare nuova luce sulla composizione dell'atmosfera e del suolo di Titano, e forse anche sulle origini della vita sul nostro pianeta, dato che secondo gli scienziati sulla Terra primitiva regnavano condizioni non dissimili da quelle del satellite di Saturno. L'obiettivo della missione è infatti lo studio di Saturno e dei suoi anelli; se per la "Huygens" il viaggio è giunto al termine, la "Cassini" dovrebbe continuare la propria missione per altri 4 anni.Costata 2,7 milioni di euro, Cassini-Huygens è stata progettata con un obiettivo decisamente ambizioso: raggiungere uno dei due giganti gassosi del Sistema Solare e scoprirne i segreti per rispondere a domande che da sempre hanno affascinato gli studiosi. Prima fra tutte: quali condizioni determinano la comparsa della vita? Huygens è andata a cercare una risposta nell'atmosfera e sulla superficie freddissima di Titano. L'abbondanza di molecole organiche su questa luna di Saturno e le bassissime temperature (meno 180 gradi sulla superficie) potrebbero avere imprigionato nel ghiaccio molti dei composti chimici che costituiscono il passo immediatamente precedente alla comparsa di forme di vita. Adesso il mondo scientifico attende di poter analizzare i dati catturati dagli strumenti di Huygens, mentre la sonda scendeva verso il suolo, sotto la pioggia di molecole organiche nell'atmosfera di Titano. Saranno necessari mesi prima di avere le rispose da questo vero e proprio viaggio nel tempo, fatto dalla sonda Huygens alla ricerca delle caratteristiche dell'atmosfera della terra, così come poteva essere circa quattro miliardi di anni fa, prima che nascesse la vita.Sulla suolo di Titano vi sono sassi relativamente piccoli, il cui diametro varia da 15 a tre o quattro centimetri, e molto levigati. Sotto alcuni di essi delle ombre più marcate suggeriscono immediatamente l'ipotesi che siano il frutto di un fenomeno di erosione. Un'ipotesi, però, che molti invitano a considerare con cautela in attesa di ulteriori dati.La superficie è più scura in alcuni punti, forse perché, secondo le prime ipotesi degli esperti dell'Esa, composta da una miscela ghiacciata di acqua e idrocarburi. Inoltre «non dovrebbe essere particolarmente dura - ha osservato il responsabile per l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per l'esplorazione del Sistema Solare, Enrico Flamini - e la sua consistenza potrebbe essere simile a quella della sabbia bagnata». Se davvero il suolo avesse una consistenza simile, questo potrebbe avere certamente aiutato la sonda Huygens a poggiarsi dolcemente al suolo, in modo da non subire alcun danno e da sopravvivere per oltre due ore, superando anche le previsioni più ottimistiche.Le informazioni raccolte durante la fase di discesa rappresentano la parte fondamentale della missione dello Huygens, durata il tempo necessario ad attraversare l'atmosfera di Titano: circa due ore e mezza nelle quali sono stati raccolti dati sulla composizione atmosferica e scattate numerose foto; inoltre la sonda - battezzata in onore dell'astronomo olandese scopritore di Titano - dovrà accertare se sul satellite vi siano mari di metano e metano liquido come teorizzato dagli scienziati in base alle condizioni di pressione e temperatura in superficie. Titano è l'unica luna del sistema solare a possedere un'atmosfera significativa: ricca di azoto e composta al meno al 6% da metano, è una volta e mezza più densa di quella terrestre.La missione Cassini, del costo di 2,7 miliardi di euro, è stata finanziata dalla Nasa, dall'Esa e dall'Agenzia Spaziale italiana. Il lancio della sonda era avvenuto il 15 ottobre del 1997.16 gennaio 2004

titano dal Sole(24ore)

0 Comments:

Post a Comment

<< Home