Terrorismo: Usa; da Casa bianca ampi poteri interrogatori Cia
6 marzo 2005 21.16
Terrorismo: Usa; da Casa bianca ampi poteri interrogatori Cia
NEW YORK - Il presidente americano George W. Bush ha dato ampi poteri alla Cia dopo l'11 settembre 2001, in una direttiva ancora coperta dal segreto, sulla gestione di presunti terroristi trasferiti in paesi stranieri per essere interrogati. Lo riporta il New York Times, offrendo nuovi particolari su una prassi di cui è trapelata da tempo l'esistenza.La Cia, secondo il quotidiano, può ora operare senza bisogno di una revisione caso per caso da parte della Casa Bianca e può trasferire i detenuti nei paesi che ritiene più adeguati, compresi quelli per i quali esistono accuse di tortura da parte delle organizzazioni per i diritti civili.Il consigliere della Casa Bianca Dan Bartlett, senza entrare nel merito della direttiva di Bush, ha difeso l'operato dell'amministrazione e le scelte fatte dopo l'11 settembre. "Parte delle iniziative - ha detto Bartlett alla Cnn - riguardano il fare i conti con noti terroristi che possono avere informazioni riguardo operazioni in corso ed è vitale che siamo in grado di tenerli in custodia e avere quelle informazioni".
Terrorismo: Usa; da Casa bianca ampi poteri interrogatori Cia
NEW YORK - Il presidente americano George W. Bush ha dato ampi poteri alla Cia dopo l'11 settembre 2001, in una direttiva ancora coperta dal segreto, sulla gestione di presunti terroristi trasferiti in paesi stranieri per essere interrogati. Lo riporta il New York Times, offrendo nuovi particolari su una prassi di cui è trapelata da tempo l'esistenza.La Cia, secondo il quotidiano, può ora operare senza bisogno di una revisione caso per caso da parte della Casa Bianca e può trasferire i detenuti nei paesi che ritiene più adeguati, compresi quelli per i quali esistono accuse di tortura da parte delle organizzazioni per i diritti civili.Il consigliere della Casa Bianca Dan Bartlett, senza entrare nel merito della direttiva di Bush, ha difeso l'operato dell'amministrazione e le scelte fatte dopo l'11 settembre. "Parte delle iniziative - ha detto Bartlett alla Cnn - riguardano il fare i conti con noti terroristi che possono avere informazioni riguardo operazioni in corso ed è vitale che siamo in grado di tenerli in custodia e avere quelle informazioni".
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