Thursday, February 10, 2005

Corea del Nord, abbiamo la bomba

Corea del Nord, abbiamo la bomba
Il Paese lo afferma apertamente per la prima volta (ANSA) - PECHINO, 10 FEB - La Corea del Nord ha affermato apertamente, per la prima volta, di essersi dotata di armi nucleari. In una dichiarazione destinata ad aggravare le gia' forti preoccupazioni dei paesi vicini, il regime stalinista di Pyongyang ha inoltre annunciato che si ritira dei colloqui a sei sulla proliferazione nucleare 'per un periodo di tempo indefinito e accusa il presidente americano George W. Bush di voler 'soffocare' il paese'.

N. KOREA 10/2/2005 15:44
NUCLEARE: PYONGYANG DECISA A SOSPENDERE COLLOQUI ‘A TEMPO INDETERMINATO’
Politics/Economy, Brief
La Corea del Nord non parteciperà a colloqui sul programma nucleare in suo possesso “per un periodo di tempo indeterminato”. Lo sostiene un comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano, riportato dall’agenzia di stampa statale Kcna, affermando che “non c’è alcun motivo per noi di partecipare ai colloqui a sei sulla questione nucleare, dal momento che il governo del presidente statunitense George W. Bush ci ha definito un avamposto della tirannia”. Nel testo si sostiene inoltre che Pyongyang “ha prodotto armi nucleari per auto-difesa” e “prenderà provvedimenti per “rafforzare il suo arsenale di armi atomiche” allo scopo di “proteggere la sua ideologia, libertà e democrazia”. Secondo alcuni osservatori si tratta dell’ammissione più esplicita pronunciata finora dalla nazione comunista sul possesso di armi nucleari. La crisi che riguarda il Paese asiatico risale all’ottobre del 2002, quando gli Usa annunciarono al mondo che Pyongyang aveva ammesso di possedere un programma nucleare bellico segreto; nel gennaio successivo il governo nordcoreano espulse i supervisori dell’Agenzia internazionale sull’energia atomica (Aiea) e annunciò la sua uscita dal Trattato internazionale per la non proliferazione nucleare, attivando quasi contemporaneamente la centrale atomica di Yongbyon. Nel frattempo si sono tenuti tre negoziati a sei (Russia, Cina, Giappone, Corea del Sud, Corea del Nord e Stati Uniti) per risolvere la questione, ma si sono sempre conclusi con un nulla di fatto. [LM]

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