SRI LANKA DOPO MAREMOTO: NIENTE ELEZIONI PER 5 ANNI? NO DELL'OPPOSIZIONE
SRI LANKA 21/1/2005 10:34
DOPO MAREMOTO: NIENTE ELEZIONI PER 5 ANNI? NO DELL'OPPOSIZIONE
Politics/Economy, Brief
La presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha dichiarato che, in conseguenza dello tsunami, per i prossimi cinque anni non si terranno elezioni nel Paese, un’affermazione definita dall’opposizione “anti-democratica e opportunistica”. In una cerimonia a Kajuwatta, nel distretto meridionale di Hambantota, il capo di Stato – inaugurando il primo di 15 progetti di ricostruzione di centri abitati distrutti dal maremoto del 26 dicembre scorso – ha sostenuto la necessità di sospendere le elezioni, in modo che le diverse forze politiche dimentichino le reciproche differenze e lavorino insieme all’opera di ricostruzione. Le affermazioni non sono piaciute al principale schieramento di opposizione, il Partito nazionale unito (Unp), secondo il quale la Kumaratunga vorrebbe “cogliere l’occasione dello tsunami per prolungare il proprio mandato”. La formazione ha quindi ribadito che le elezioni presidenziali si dovranno tenere a dicembre 2005 e ha sottolineato che le operazioni di soccorso delle vittime del maremoto dovranno svolgersi in ogni caso nella piena trasparenza e indipendenza. Oggi intanto il ministro degli Esteri norvegese Jan Petersen è arrivato in Sri Lanka con una duplice missione: verificare l’entità del disastro e cercare di riallacciare il dialogo, da tempo in fase di stallo, tra governo e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte). Accompagnato dal ministro per lo Sviluppo internazionale Hilde Johnson, Petersen ha già incontrato la presidente e, nelle prossime ore, si recherà nel distretto di Hambantota, duramente colpito dallo tsunami. Domani dovrebbe invece visitare Mullaitivu, città settentrionale sotto il controllo delle ‘Tigri’. Il governo norvegese, da tempo mediatore nel conflitto tra ribelli e governo, ha promesso 183 milioni di dollari di aiuti all’ex Ceylon, dove il maremoto ha ucciso almeno 31.000 persone. [LM]
DOPO MAREMOTO: NIENTE ELEZIONI PER 5 ANNI? NO DELL'OPPOSIZIONE
Politics/Economy, Brief
La presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha dichiarato che, in conseguenza dello tsunami, per i prossimi cinque anni non si terranno elezioni nel Paese, un’affermazione definita dall’opposizione “anti-democratica e opportunistica”. In una cerimonia a Kajuwatta, nel distretto meridionale di Hambantota, il capo di Stato – inaugurando il primo di 15 progetti di ricostruzione di centri abitati distrutti dal maremoto del 26 dicembre scorso – ha sostenuto la necessità di sospendere le elezioni, in modo che le diverse forze politiche dimentichino le reciproche differenze e lavorino insieme all’opera di ricostruzione. Le affermazioni non sono piaciute al principale schieramento di opposizione, il Partito nazionale unito (Unp), secondo il quale la Kumaratunga vorrebbe “cogliere l’occasione dello tsunami per prolungare il proprio mandato”. La formazione ha quindi ribadito che le elezioni presidenziali si dovranno tenere a dicembre 2005 e ha sottolineato che le operazioni di soccorso delle vittime del maremoto dovranno svolgersi in ogni caso nella piena trasparenza e indipendenza. Oggi intanto il ministro degli Esteri norvegese Jan Petersen è arrivato in Sri Lanka con una duplice missione: verificare l’entità del disastro e cercare di riallacciare il dialogo, da tempo in fase di stallo, tra governo e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte). Accompagnato dal ministro per lo Sviluppo internazionale Hilde Johnson, Petersen ha già incontrato la presidente e, nelle prossime ore, si recherà nel distretto di Hambantota, duramente colpito dallo tsunami. Domani dovrebbe invece visitare Mullaitivu, città settentrionale sotto il controllo delle ‘Tigri’. Il governo norvegese, da tempo mediatore nel conflitto tra ribelli e governo, ha promesso 183 milioni di dollari di aiuti all’ex Ceylon, dove il maremoto ha ucciso almeno 31.000 persone. [LM]
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