MEXICO - PREMIO NAZIONALE DIRITTI UMANI
MEXICO 12/1/2005 8:47
PREMIO NAZIONALE DIRITTI UMANI A DIFENSORE EMIGRANTI CENTROAMERICANI
Peace/Justice, Brief
Olga Sánchez Martínez, direttrice della casa di accoglienza per emigranti ‘Jesus San Juan Pastor’ nello Stato meridionale di Chiapas, è stata insignita dal presidente Vicente Fox del Premio nazionale per i diritti umani per il suo operato a favore dei clandestini centroamericani che attraversano il territorio messicano, nella speranza di raggiungere e oltrepassare la frontiera con gli Stati Uniti. “Il lavoro di Sánchez Martínez è servito a vincere l’indifferenza per la sorte di centinaia, migliaia di persone, sebbene della sua opera e di quella di molti altri difensori dei gruppi sociali meno tutelati, spesso non ci sia traccia sui giornali e le loro voci e i loro volti non siano conosciuti” ha detto José Luis Soberanes, presidente della Commissione nazionale dei diritti umani (Cndh), aggiungendo: “Essere migrante comporta non solo affrontare situazioni di estremo disagio, maltrattamenti ed essere oggetto di discriminazioni, ma anche correre il rischio di essere trattato come un cittadino di seconda categoria o addirittura un criminale”. Rivolgendosi al presidente Fox, Soberanes ha sottolineato che “non possiamo pretendere un trattamento rispettoso dei nostri connazionali emigrati negli Stati Uniti, se noi stessi non siamo capaci di fare altrettanto con coloro che dal sud arrivano nel nostro Paese”. Secondo dati dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni, nel 2004 sono stati 190.000 i clandestini che hanno tentato senza successo di raggiungere le frontiere statunitensi, per lo più provenienti dai sette Paesi del Centroamerica, oltre a Perù, Ecuador e Bolivia, ma anche persone originarie della Cina e dell’Europa dell’Est.[FB]
(misna)
PREMIO NAZIONALE DIRITTI UMANI A DIFENSORE EMIGRANTI CENTROAMERICANI
Peace/Justice, Brief
Olga Sánchez Martínez, direttrice della casa di accoglienza per emigranti ‘Jesus San Juan Pastor’ nello Stato meridionale di Chiapas, è stata insignita dal presidente Vicente Fox del Premio nazionale per i diritti umani per il suo operato a favore dei clandestini centroamericani che attraversano il territorio messicano, nella speranza di raggiungere e oltrepassare la frontiera con gli Stati Uniti. “Il lavoro di Sánchez Martínez è servito a vincere l’indifferenza per la sorte di centinaia, migliaia di persone, sebbene della sua opera e di quella di molti altri difensori dei gruppi sociali meno tutelati, spesso non ci sia traccia sui giornali e le loro voci e i loro volti non siano conosciuti” ha detto José Luis Soberanes, presidente della Commissione nazionale dei diritti umani (Cndh), aggiungendo: “Essere migrante comporta non solo affrontare situazioni di estremo disagio, maltrattamenti ed essere oggetto di discriminazioni, ma anche correre il rischio di essere trattato come un cittadino di seconda categoria o addirittura un criminale”. Rivolgendosi al presidente Fox, Soberanes ha sottolineato che “non possiamo pretendere un trattamento rispettoso dei nostri connazionali emigrati negli Stati Uniti, se noi stessi non siamo capaci di fare altrettanto con coloro che dal sud arrivano nel nostro Paese”. Secondo dati dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni, nel 2004 sono stati 190.000 i clandestini che hanno tentato senza successo di raggiungere le frontiere statunitensi, per lo più provenienti dai sette Paesi del Centroamerica, oltre a Perù, Ecuador e Bolivia, ma anche persone originarie della Cina e dell’Europa dell’Est.[FB]
(misna)
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