bolivia, SCONTRO TRA ‘COCALEROS’ YUNGAS E GOVERN
BOLIVIA 24/1/2005 17:28
SI RADICALIZZA SCONTRO TRA ‘COCALEROS’ YUNGAS E GOVERNO
General, Brief
I coltivatori di foglia di coca (‘cocaleros’) della regione settentrionale di Yungas hanno cominciato oggi la seconda settimana di blocco stradale contro la costruzione in loco di una base antidroga finanziata dagli Stati Uniti. I manifestanti hanno deciso di sospendere i colloqui con il governo e di far radicalizzare la protesta dopo aver appreso la decisione dell’esecutivo di La Paz di procedere con l’edificazione della base che, secondo i ‘cocaleros’, metterebbe in pericolo i loro diritti e le loro coltivazioni, tradizionalmente dedicate, nella zona, all’uso personale e, in particolare alla masticazione e alla produzione di infusi, e non destinate al narcotraffico. I coltivatori temono, invece, di essere finiti nel mirino dell’amministrazione statunitense e che la costruzione della base di La Rinconada rappresenti l’inizio di un’azione più serrata da parte dell’amministrazione statunitense, che ha fatto della distruzione delle piantagioni di coca in Bolivia e Colombia uno dei centri della sua politica latinoamericana. Al momento circa 400 tra camion e automobili vengono utilizzati dai ‘cocaleros’ per bloccare le strade, ma i manifestanti minacciano di passare a misure di protesta ancora più clamorose.[LL]
SI RADICALIZZA SCONTRO TRA ‘COCALEROS’ YUNGAS E GOVERNO
General, Brief
I coltivatori di foglia di coca (‘cocaleros’) della regione settentrionale di Yungas hanno cominciato oggi la seconda settimana di blocco stradale contro la costruzione in loco di una base antidroga finanziata dagli Stati Uniti. I manifestanti hanno deciso di sospendere i colloqui con il governo e di far radicalizzare la protesta dopo aver appreso la decisione dell’esecutivo di La Paz di procedere con l’edificazione della base che, secondo i ‘cocaleros’, metterebbe in pericolo i loro diritti e le loro coltivazioni, tradizionalmente dedicate, nella zona, all’uso personale e, in particolare alla masticazione e alla produzione di infusi, e non destinate al narcotraffico. I coltivatori temono, invece, di essere finiti nel mirino dell’amministrazione statunitense e che la costruzione della base di La Rinconada rappresenti l’inizio di un’azione più serrata da parte dell’amministrazione statunitense, che ha fatto della distruzione delle piantagioni di coca in Bolivia e Colombia uno dei centri della sua politica latinoamericana. Al momento circa 400 tra camion e automobili vengono utilizzati dai ‘cocaleros’ per bloccare le strade, ma i manifestanti minacciano di passare a misure di protesta ancora più clamorose.[LL]
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