Monday, January 24, 2005

Stone Ax» il piano per l’atomica Usa in Italia

LA StampaSVELATI DA UN LIBRO I NOMI IN CODICE DELLE OPERAZIONI E DEI PIANI DI GUERRA AMERICANI NEL MONDO

Si chiama «Stone Ax» il piano per l’atomica Usa in Italia
24-01-2005
«Stone Ax» è il nome in codice dell'accordo segreto per lo schieramento di armi nucleari americane in Italia in caso di conflitto. A rivelarlo è un libro di William Arkin, analista militare della rete televisiva statunitense Nbc, che comprende gli elenchi dei nomi in codice di oltre tremila di attività ed accordi segreti degli Stati Uniti in tutto il Pianeta. Il nome dell'Italia sotto la sigla «Ascia di Pietra» figura nel quadro delle intese sulla «preparazione della guerra nucleare in Europa» e lascia intendere che i piani esistenti continuino a prevedere tali scenari, anche a Guerra Fredda oramai archiviata. Analoghi accordi esistono con altri Paesi europei come il Belgio (Pine Code), la Germania (Toolchest) e l'Olanda (ToyChest). Nel sito web del libro (www.codenames.org) l'autore non spiega se sta diffondendo o meno informazioni ancora formalmente top-secret ma motiva la natura dell'opera con la necessità di introdurre al grande pubblico il mondo di segreti che avvolge la sicurezza nazionale e internazionale dall'indomani dell'attacco terroristico di Al Qaeda dell'11 settembre 2001 contro Washington e New York. I codici svelati appartengono ad unità militari, armi, piani di guerra, accordi strategici ed operazioni. «Project 19» ad esempio è il piano di guerra per proteggere l'isola di Taiwan da una eventuale aggressione da parte della Cina, «West Wing» sono alcune basi aeree in Giordania mentre altre installazioni segrete create in Medio Oriente dopo l'inizio della guerra al terrorismo hanno nomi come «Brave Emerald» (smeraldo coraggioso), «Brave Warrior» (guerriero coraggioso), «Brave Wind» (vento coraggioso) e «Celtic Warrior» (guerriero celtico). A tale riguardo il libro intitolato «Codes Names: Deciphering Us Military Plans, Programs and Operations in the 9/11 World» (Codici segreti. Decifrare piani, programmi ed operazioni militari nel mondo post 11 settembre) illustra nei dettagli l'esistenza di basi ed attività militari degli Stati Uniti in Giordania, Pakistan, Arabia Saudita, Oman, Pakistan, Qatar, Tagikistan, Kirghisistan, Emirati Arabi Uniti ed Uzbekistan. Un capitolo a parte del volume riguarda gli accordi esistenti fra gli Stati Uniti ed Israele. Lo Stato Ebraico ospita i siti americani noti con i numeri 51, 53, 54, 55 e 56 e fra le attività in comune vi sono sigle come «Infinite Moonlight» (Chiaro di luna infinito) e «Peace Fox» (Volpe Pace). Lo Stato che vanta il maggior numero di programmi con gli Stati Uniti nel quadro della guerra al terrorismo è la Gran Bretagna: sono ben 13 da «Barracuda» a «Vampire», da «Kingfisher» a «Odette». Sul fronte interno statunitense sono almeno quattrocento i programmi di intelligence del ministero della Sicurezza Interna, incaricato di vegliare sui cittadini americani. Fra i segreti forse più gelosamente conservati che vengono svelati vi sono i nomi in codice di 29 operazioni di intelligence condotte dalla Nsa (National Security Agency, la maggiore agenzia spionistica che fra l'altro controlla i satelliti). Il libro pubblicato dall'editore Steerforth Press promette di svelare una valanga di dettagli inediti sulle operazioni del Pentagono e pur non essendo ancora arrivato in edicola ha già ricevuto il plauso del generale Charles Horner, comandante delle operazioni aeree durante la Guerra del Golfo del 1991, e di Seymour Hersh, il giornalista del «New Yorker» esperto di intelligence che ha recentemente scritto sulla presenza di commandos americani in Iran. Tuttavia la decisione di rendere pubblici sul web gli elenchi dei codici si sta rivelando un boomerang perché c'è chi ha lamentato informazioni inesatte e l'autore è stato già costretto a correggere 54 voci

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