Disney paga la rivoluzione digitale
La WD ha preso ieri una decisione rara a Hollywood, quella di produrre meno film per concentrarsi su una manciata di pellicole, destinate ai minori di 13 anni, che possono essere sfruttate al massimo nei mercati ancillari, leggi dvd, videogiochi, libretti, figurine, pupazzi e mercanzie di ogni genere. Lennesima onferma, questa di un trend che si sta ormai consolidando nell'industria cinematografica: la rivoluzione digitale. Disney, come le altre major di Hollywood, sembre puntare sempre di più sui film ad animazione computerizzata, tagliando le produzioni con attori in carne ossa: costano meno, rendono di più e soprattutto richiedono meno personale di produzione.
Non a caso, insieme al taglio delle produzioni tradizionali la Disney ha annunciato il licenziamento di 650 dipendenti della divisione cinematografica, pari al 20% del totale. La divisione di animazione computerizzata sarà esonerata dalla ristrutturazione.
Daniela Roveda, il Sole24ore di giovedì 20 luglio
Non a caso, insieme al taglio delle produzioni tradizionali la Disney ha annunciato il licenziamento di 650 dipendenti della divisione cinematografica, pari al 20% del totale. La divisione di animazione computerizzata sarà esonerata dalla ristrutturazione.
Daniela Roveda, il Sole24ore di giovedì 20 luglio
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