Monday, February 07, 2005

Teologo sudocoreano: Rivedere la legge sulla bioetica

5 Febbraio 2005
COREA DEL SUD
Teologo sudocoreano: Rivedere la legge sulla bioetica
Seoul (AsiaNews/Ucan) – La legge sulla bioetica, la prima approvata in Corea del Sud, deve essere rivista per rispettare in maniera integrale la vita umana. Lo afferma il gesuita p. Dominic Woo Jae-myung, docente di teologia morale all’Università di Sogang.
Dopo anni di dibattiti lo scorso anno il parlamento sudcoreano ha approvato la Bioethics and Safety Law, la prima normativa che regola la ricerca scientifica e le questioni bioetiche. La legge è entrata in vigore il 1 gennaio di quest’anno.
Padre Woo critica il sottofondo culturale della normativa, affermando che “essa è basata su principi commerciali ed economici invece che sulla protezione della dignità umana e del valore della vita”. A questo riguardo il teologo porta un esempio significativo: la nuova legge ha istituito un Consiglio bioetico nazionale che deve deliberare sui casi controversi di ricerca scientifica in campo bioetica. Ma – fa notare p. Woo – su 21 membri del Comitato, 7 provengono dall’ambiente politico, 7 da quello scientifico e 7 da quello sociale, compreso i rappresentanti delle religioni. “Il problema è che più dei 2/3 del Comitato fanno riferimento alla comunità economica, politica e scientifica, conosciuta per la sua volontà di incentivare la ricerca scientifica”. Per questo essi “non sono nelle condizioni ottimali” per giudicare su questioni controverse – come la clonazione delle cellule embrionali – tenendo come primo scopo la protezione della dignità umana.
In particolare, l’articolo 22 della legge, pur proibendo in principio la clonazione umana, permette quella cosiddetta “terapeutica”. Ma – osserva p. Woo – ciò che preoccupa la Chiesa cattolica è che “un embrione creato per la ricerca scientifica è identico a quello per clonare una persona. Un embrione clonato per la ricerca, se impiantato in un utero, diventa un bambino clonato”. Il teologo sudcoreano sottolinea come anche Ian Wilmut, il “creatore” della pecora Dolly, è contrario alla clonazione umana.
La Corea del Sud è uno degli stati in cui è molto sviluppata la ricerca genetica: è stato il 5° paese al mondo a clonare animali. Inoltre è uno degli stati che più si battono in sede Onu contro il divieto della clonazione umana in tutte le sue forme, divieto proposto dal Costa Rica e appoggiato da 63 paesi. (LF)

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