N. KOREA - SCAMBI COMMERCIALI CON CINA RAGGIUNGONO CIFRE DA PRIMATO
N. KOREA 2/2/2005 1:03
SCAMBI COMMERCIALI CON CINA RAGGIUNGONO CIFRE DA PRIMATO
Politics/Economy, Standard
La Corea del Nord ha aumentato l’anno scorso gli scambi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese, mentre ha ridotto quelli con Corea del Sud e Giappone. Lo riferisce il rapporto annuale della ‘Korea International Trade Association’ (Associazione internazionale per il commercio coreano), organizzazione non governativa sudcoreana. In particolare, secondo il documento diffuso dalla stampa di Seul, dal 2003 al 2004 il regime di Pyongyang ha aumentato il volume degli scambi commerciali con Pechino del 35,4%, arrivando a toccare la nuova cifra-record di 1,38 miliardi di dollari. È sceso invece del 3,8% il volume dei commerci con la confinante Corea del Sud, con la quale, a livello politico, lo Stato comunista sta cercando da oltre quattro anni di riallacciare il dialogo: la cifra corrispondente alle compravendite intercorse nel 2004 tra le due Coree – 697,04 milioni di dollari – resta comunque di gran lunga inferiore a quella scaturita dal rapporto Pyongyang-Pechino. Terzo della lista è il Giappone: gli scambi tra Tokyo e il Paese guidato dal dittatore Kim Yong-Il sono scesi nell’ultimo anno del 4,8%, per una somma complessiva di 251,87 milioni di dollari. Esperti economici rilevano che l’intensificazione del commercio con la Cina da parte della Corea del Nord - Paese sostanzialmente isolato a livello internazionale e provato da anni di grave crisi economica - è un fenomeno andato crescendo negli ultimi anni: nel 1997, per esempio, il valore degli scambi commerciali tra i due Paesi, pari a circa 650 milioni di dollari, rimaneva sempre lontanissimo da quello degli scambi tra Cina e Corea del Sud. Tuttavia Pechino ha un’importanza innegabile per la sopravvivenza dell’economia nordcoreana, che si affida al ‘gigante asiatico’ per l’importazione di petrolio greggio, cereali, carbone, prodotti chimici e macchinari.
[LM]
SCAMBI COMMERCIALI CON CINA RAGGIUNGONO CIFRE DA PRIMATO
Politics/Economy, Standard
La Corea del Nord ha aumentato l’anno scorso gli scambi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese, mentre ha ridotto quelli con Corea del Sud e Giappone. Lo riferisce il rapporto annuale della ‘Korea International Trade Association’ (Associazione internazionale per il commercio coreano), organizzazione non governativa sudcoreana. In particolare, secondo il documento diffuso dalla stampa di Seul, dal 2003 al 2004 il regime di Pyongyang ha aumentato il volume degli scambi commerciali con Pechino del 35,4%, arrivando a toccare la nuova cifra-record di 1,38 miliardi di dollari. È sceso invece del 3,8% il volume dei commerci con la confinante Corea del Sud, con la quale, a livello politico, lo Stato comunista sta cercando da oltre quattro anni di riallacciare il dialogo: la cifra corrispondente alle compravendite intercorse nel 2004 tra le due Coree – 697,04 milioni di dollari – resta comunque di gran lunga inferiore a quella scaturita dal rapporto Pyongyang-Pechino. Terzo della lista è il Giappone: gli scambi tra Tokyo e il Paese guidato dal dittatore Kim Yong-Il sono scesi nell’ultimo anno del 4,8%, per una somma complessiva di 251,87 milioni di dollari. Esperti economici rilevano che l’intensificazione del commercio con la Cina da parte della Corea del Nord - Paese sostanzialmente isolato a livello internazionale e provato da anni di grave crisi economica - è un fenomeno andato crescendo negli ultimi anni: nel 1997, per esempio, il valore degli scambi commerciali tra i due Paesi, pari a circa 650 milioni di dollari, rimaneva sempre lontanissimo da quello degli scambi tra Cina e Corea del Sud. Tuttavia Pechino ha un’importanza innegabile per la sopravvivenza dell’economia nordcoreana, che si affida al ‘gigante asiatico’ per l’importazione di petrolio greggio, cereali, carbone, prodotti chimici e macchinari.
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